Bilancio positivo per l’iniziativa formativa del CSI Cremona che, nella seconda serata andata in scena lunedì 29 gennaio, ha registrato ben 115 presenze, a conferma della validità, anche in termini qualitativi, della proposta.
La seconda delle “Tre Sere Dirigenti” è cominciata al Centro Pastorale Diocesano, con il saluto e i ringraziamenti del Presidente provinciale Claudio Ardigò. A moderare Davide Iacchetti, responsabile provinciale dell’Attività Bambini e Ragazzi, che ha presentato i relatori ed introdotto il tema “Modelli ed esperienze a confronto”, sottolineando che nelle proposte sportive l’aspetto educativo deve essere un’intenzionalità ed invitando a riflettere sui modelli sportivi, sui limiti, sulle opportunità.
Il primo intervento del prof. Mauro Bonali, figura molto conosciuta in ambito sportivo, in particolare in quello legato al mondo giovanile, e che già in diverse occasioni ha collaborato con il CSI in ambito formativo, ha focalizzato l’attenzione sul tema dello sport educativo e sull’importanza della presenza e del contatto di figure, che ha definito “maestri”, che lascino qualcosa nel vissuto di ognuno, permettendo di andare oltre e superare le difficoltà. Analizzando i vari aspetti su cui si fonda lo sport educativo (emozionale, partecipativo, morale, cognitivo, cognitivo-motorio), con esempi legati alla sua lunga esperienza, il professore e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha sottolineato come in certi ambiti sportivi sia importante non automatizzare tutti gli schemi, le tattiche, i meccanismi, ma lasciare la risposta ad ogni parte del corpo, di cui bisogna avere sempre la disponibilità totale, in modo da poter sorprendere, uscire dagli schemi ed essere in grado di adattare il gioco alla specifica situazione. In chiusura del suo intervento, ha esortato allenatori, educatori, tecnici e docenti a rinnamorarsi del proprio lavoro e fare come se ogni giorno fosse il primo.
Il capitano dell’US Cremonese, Daniel Ciofani, ha puntato l’attenzione sull’aspetto emozionale, che è un fattore molto importante in ogni tipo di sport, di cui bisogna tener conto e che contribuisce all’esito della prestazione sportiva. In qualità di capitano di una squadra, ma soprattutto in riferimento al suo ruolo di genitore e quindi di educatore, ha sottolineato come l’azione, l’esempio, le parole che si usano siano molto importanti per la crescita e il futuro dei ragazzi.
L’ultimo intervento della serata è stato quello di Fabio Tambani, Presidente della Sansebasket, che ha ripercorso la storia della società sportiva, nata nell’oratorio cittadino di San Sebastiano e cresciuta negli anni, grazie alla capacità di aprirsi al territorio, anche con progetti sociali in rete, e di investire sui giovani, coinvolgendoli come protagonisti e futuri dirigenti e riconoscendo che ognuno ha un talento.
L’ultimo appuntamento di questa prima parte del percorso è in programma lunedì 5 febbraio sul tema “La figura dell’educatore sportivo”: relatori della serata Don Alessio Albertini e la dottoressa Lina Stefanini.
Già calendarizzata nei mesi di marzo e aprile la prosecuzione del percorso formativo, per ottenere la qualifica di istruttore/educatore sportivo di 1° livello (codice CONI BI005), con la scadenza delle iscrizioni fissata per il 23 febbraio.