Odiare non è uno sport, ed è per questo che il progetto ONES continua i suoi incontri per contrastare l’hate speech in ambito sportivo, promuovendo attività di formazione e iniziative educative.
Per sensibilizzare i giovani su tutte quelle manifestazioni di intolleranza e discriminazione che troppo spesso trovano spazio nella comunicazione online, è necessario che le figure a cui compete l’educazione degli adolescenti siano pronte a guidare studenti e atleti con gli strumenti più adatti. Formare i formatori è dunque il primo step per garantire quell’istruzione di qualità che costituisce l’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e che i partner del progetto vogliono contribuire a raggiungere.
Proprio agli educatori di scuole e società sportive, oltre che ai partner di ONES, era dedicato l’incontro che si è svolto online mercoledì 8 marzo. Dopo aver partecipato al meeting tenutosi all’inizio del mese e in cui è stato avviato il discorso sui format didattici da realizzare, il CSI ha preso parte a questo nuovo appuntamento, durante il quale è intervenuto Matteo Maria Giordano, formatore dell’Associazione MEC – Media Educazione Comunità, che si occupa di educazione nel campo dei media attraverso corsi, convegni e progetti, con un’attenzione particolare all’ambito dei diritti dell’infanzia.
I prossimi appuntamenti del progetto ONES saranno gli incontri per la progettazione delle unità di apprendimento da introdurre nelle ambienti scolastici e sportivi.
Stop ai discorsi d’odio: continuano gli appuntamenti targati ONES
La formazione prima alleata per porre un freno all’hate speech
Si è svolto online mercoledì 8 marzo un nuovo incontro del progetto Odiare non è uno sport 2