Per contrastare i discorsi d’odio è necessario prima di tutto riconoscerli come tali e sapere come affrontarli: proprio questo è l’obiettivo del progetto ONES, che mira a rendere i giovani dagli 11 ai 19 anni più consapevoli del fenomeno dell’hate speech, in particolare nel settore sportivo, e in grado di maneggiare i corretti strumenti per contrastarlo.
Dopo il meeting di avvio tenutosi nel mese di gennaio a Gorizia, prendono forma le attività di ONES – Odiare non è uno sport 2. Nella giornata di martedì 2 marzo, il CSI, in qualità di partner sportivo del progetto, ha partecipato all’incontro online volto a mettere le basi della progettazione delle UDA, ossia delle unità di apprendimento che saranno poi introdotte all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado e sottoposte sotto forma di format diversi anche alle associazioni sportive.
Luoghi di azione di ONES sono infatti gli ambienti scolastici e le società sportive, dove dirigenti, insegnanti ed allenatori opportunatamente formati accompagneranno i giovani studenti e atleti in un percorso strutturato ad hoc dai partner progettuali. Proprio di uno di questi percorsi formativi si è parlato durante l’incontro conoscitivo svoltosi online e con la partecipazione della formatrice Maria Lipone, che si occuperà di coordinare e supervisionare il gruppo incaricato di elaborare il format didattico più adatto.
Connesso al meeting per il CSI anche Giuseppe Basso, coordinatore nazionale dell’Area Formazione, che seguirà lo sviluppo delle unità di apprendimento e la successiva implementazione.
Il prossimo appuntamento del progetto si terrà da remoto mercoledì 8 marzo.
Insieme con ONES per contrastare l’hate speech
Partiti gli incontri per l’ideazione dei format didattici volti a sensibilizzare sul fenomeno dei discorsi d’odio in ambito sportivo
Martedì 2 marzo si è svolto online il meeting del progetto Odiare non è uno sport 2. Al centro dell’incontro l’ideazione delle prossime unità di apprendimento per studenti e atleti