Che sollievo la proroga dell’esenzione IVA per il no profit

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Che sollievo la proroga dell’esenzione IVA per il no profit

Con sollievo ho appreso, nei giorni scorsi, che il Consiglio dei Ministri ha approvato la proroga al 10 gennaio 2026 del regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi. Abbiamo quindi ancora un anno, circa, per prepararci ad affrontare il tema dell’Iva applicata all’attività delle realtà, piccole e grandi, che costituiscono la struttura portante del volontariato e del Terzo Settore. È solo un respiro di sollievo, perché, se questa proroga non fosse stata decisa, ci saremmo trovati davvero in una situazione molto complicata. Ora dobbiamo usare il tempo a nostra disposizione non per stagnare sulla proroga, ma per organizzarci, come Associazione, e vedere come aiutare le società più piccole ad affrontare quella che è una norma che lo Stato italiano è chiamato ad attuare e che l’Europa ci raccomanda ormai da alcuni anni. Devo dare atto che il Governo ha fatto uno sforzo non indifferente, andando incontro alle nostre reiterate e insistite richieste. In questo passaggio è in gioco la vita di un sistema sportivo e del volontariato peculiare in Italia, che ha dato e continua a dare risultati eccellenti sia in termini sportivi sia in quelli sociali, ed anche economici, ma che evidentemente presenta ormai dei limiti da affrontare e superare. Ci preoccupa la parte burocratica. Vi sono infatti adempimenti che i dirigenti delle società sportive, anche piccolissime, non sono in grado di gestire personalmente. Ciò significa dover ricorrere a professionisti del settore in una fase storica di grande stanchezza per i molti (troppi) lacci amministrativi e fiscali da affrontare. Come Centro Sportivo Italiano non siamo stati a guardare, ma abbiamo inoltrato una serie ben articolata di proposte che potrebbero rispondere alle esigenze di aggiornamento delle normative, senza perdere quel patrimonio di dirigenti che oggi garantiscono la proposta sportiva alla portata di tutti. Sarà compito della dirigenza del CSI controllare questi argomenti e proporre con forza progetti risolutivi. Concludo con un caro saluto e un augurio di buon Natale e buon anno nuovo, dal profondo del cuore, per tutti gli associati e i loro familiari. Sono certo che saremo capaci, anche in questi giorni, di stare vicini ai più bisognosi, alle persone sole, a chi necessita della nostra solidarietà.