Non fermateci. Giovani e sport, perché sì, perché no

Attraverso un'analisi dettagliata e basata su dati statistici, questo libro - nato da un progetto di ricerca realizzato grazie al contributo di Sport & Salute S.p.A. - riflette sulla qualità delle proposte sportivo-educative promosse da Enti come il Centro Sportivo Italiano e l'Unione Sportiva Acli

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Non fermateci. Giovani e sport, perché sì, perché no

Il titolo è già un manifesto: “Non Fermateci”. Questo libro, come chiarito sin dalle prime righe della premessa, «non è un grido di allarme, ma una richiesta carica di speranze e sorrisi, come quelli dei ragazzi e delle ragazze che invadono pacificamente i campi di gara con gioia e dolcezza».

Questa richiesta è stata accolta dal Centro Sportivo Italiano e dall’Unione Sportiva ACLI, con il sostegno di Sport e Salute S.p.A., che attraverso questo testo diventano portavoce dei veri protagonisti del mondo dello sport: i giovani.

“Non Fermateci” non si limita a raccogliere pensieri e riflessioni sull’attività sportiva giovanile, spesso fraintesi o sottovalutati. Il libro offre un quadro completo della situazione attuale attraverso un’accurata indagine statistica. Tra i numerosi temi affrontati, il più rilevante è il fenomeno del drop out, ovvero l’abbandono precoce dello sport durante l’adolescenza. Gli autori, tra cui Roberto Lamborghini, Nicola Lovecchio, Antonio Borgogni, Francesca Magno, Fabio Carlevaro e Simone Digennaro, forniscono un'analisi dettagliata di questo preoccupante trend.

Il contesto familiare, le relazioni con l’ambiente della squadra e della società, gli intrecci con gli impegni scolastici ed extrasportivi sono solo alcuni degli aspetti su cui gli autori si concentrano per monitorare un fenomeno in drammatica crescita: sempre più ragazzi e ragazze smettono di fare sport, diventando sedentari per il resto della loro vita.

È risaputo che la pandemia da Covid-19 ha aggravato questa situazione. Tuttavia, non è sufficiente affermare di aver superato il peggio. Le conseguenze sono ancora tangibili e riguardano il futuro dei nostri giovani, il tesoro delle generazioni a venire che rischiamo di compromettere per negligenza.

“Non Fermateci” è un invito a dare loro una mano, a promuovere contributi come questo per far riaffiorare nello sport quella sensibilità che tutti coloro che lavorano con i giovani dovrebbero possedere. Non è più solo una questione di campo. In gioco c’è la vita.