Succede spesso che le novità positive siano accompagnate da un: “però…”. È il caso della situazione che si sta verificando con la nuova politica di consistente sostegno all’attività sportiva, avviata, in particolare tramite Sport e Salute SpA, dai vari governi succedutisi nella fase pandemica. Dopo gli anni difficili trascorsi, questa salutare boccata di ossigeno è un toccasana per dirigenti di società sportive piccole e meno piccole, che rappresentano l’ossatura del CSI. Tutto bene, quindi? Quasi. Nel senso che le modalità attuative di questi finanziamenti lasciano scoperta la struttura associativa di riferimento nazionale, alla quale rimangono gli oneri di verifica e accompagnamento all’applicazione corretta delle norme e niente altro.
Non vuol essere la mia una lamentela, ma piuttosto un’analisi utile a migliorare la gestione del patrimonio pubblico destinato alla diffusione dell’attività sportiva per tutti. È nostra ferma convinzione, infatti, che il rapporto con gli enti e le istituzioni civili sia fondamentale per una sempre più diffusa e capillare proposta sportiva. Ricordo che fu proprio il CSI ad insistere affinché nei Comuni vi fossero dei referenti dedicati alla pratica sportiva. Chi ha buona memoria (e qualche anno sulle spalle) ricorderà facilmente che un tempo gli Assessori allo Sport erano cosa rara. Oggi, invece, sono la normalità e anzi, spesso, hanno un ruolo centrale nella gestione delle politiche educative e formative per i giovani. Un segno dei tempi, e al contempo la conferma che la presenza del CSI nella società italiana è sempre stata feconda di innovazioni e di progettualità finalizzate al bene di tutti, specie dei più fragili, e non alla ricerca d’ interessi particolari.
Con questa visione ampia, quasi universalistica, penso che vadano sempre più perfezionati i rapporti di collaborazione con gli enti pubblici, dai Comuni, alle Province, alle Regioni, fino a Sport e Salute e al Ministero. Catena troppo lunga? No, perché l’attività sportiva risente degli interventi di tutte le istituzioni e beneficia del lavoro dei dirigenti delle società sportive, che vanno aiutati. Se riuscissimo a fare squadra otterremo ottimi risultati a beneficio di tutti.