Sinodo, una nuova Pentecoste per il bene della Chiesa

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Sinodo, una nuova Pentecoste per il bene della Chiesa

Si è svolta a Roma la prima Assemblea Sinodale della Chiesa italiana. Vi ho partecipato come Assistente Ecclesiastico nazionale del CSI, svolgendo il ruolo di “facilitatore” in uno degli oltre cento tavoli. Posso dire di aver vissuto un bellissimo momento di Chiesa. Di aver sperimentato una “Pentecoste”. La preghiera ha scandito i vari giorni, a sottolineare che il confronto è stato un “parlare nello Spirito” per ricercare il bene della Chiesa. Il cammino sinodale vuole aiutare la Chiesa a mettersi in ascolto del mondo di oggi, per riscoprire la bellezza e l’importanza di saper parlare al cuore dell’uomo e della donna di oggi. Non possiamo pretendere che siano gli altri a cambiare, ma dobbiamo cambiare noi e per farlo è necessario “abitare l’umano”, con le sue speranze e i suoi drammi. Questo è emerso con forza nelle relazioni introduttive, nei lineamenti, nel confronto ai tavoli e, in particolare, nelle consegne che hanno chiuso l’Assemblea. C’è la consapevolezza che, dal cammino sinodale, la Chiesa italiana impari uno stile di vita fatto di ascolto, dialogo, partecipazione. Abbiamo pregato sulla tomba dell’apostolo Paolo; chi meglio di lui ha saputo spendere la sua vita per portare il Vangelo ad ogni creatura. Ma San Paolo è anche colui che ben conosce lo sport; celebre la sua lettera ai Corinzi in cui invita gli sportivi a correre verso quel traguardo che è “conquistare” Cristo. Non esagero se dico che l’Assemblea Sinodale è stata una “nuova Pentecoste”, dove lo Spirito Santo ha animato l’eloquio, ha guidato il confronto verso il bene della Chiesa in Italia. Nel testo preparatorio, gli “allenatori sportivi” sono citati come persone che hanno la possibilità di porsi in ascolto dei giovani. Come sportivi, e specie come CSI, siamo chiamati a riflettere, perché lo sport diventi esperienza educativa e di ascolto ampio del mondo giovanile. Il CSI non può sottrarsi dal contribuire al cammino sinodale: quanto emerso dalla prima assemblea diventa un testo che tornerà nelle Diocesi e sarà in questi contesti che il CSI contribuirà al cammino sinodale, affinché lo sport sia uno dei luoghi dove nascono relazioni generative che accompagnano la maturazione della fede in tutte le fasi ed esperienze della vita.