Per uno sport costruttore di ponti di pace e di speranza

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Per uno sport costruttore di ponti di pace e di speranza

L’incontro tra lo sport a portata di tutti, promosso dal CSI, e lo sport di chi eccelle, è sempre ricco di fascino. Questo si è ripetuto ancora una volta in occasione della finale della Philadelphia Junior Cup, affascinante manifestazione per squadre giovanili di calcio, legate agli oratori. Siamo al 12° anno di questa manifestazione, che è così meritatamente entrata nel cuore degli appassionati, e che prosegue ora con il decisivo sostegno della Philadelphia e la collaborazione tra CSI e la Lega Serie A. Sono assai grato a tutti coloro che, nei diversi ruoli, hanno permesso anche quest’anno la realizzazione del torneo, in particolare i 20 club di Serie A che hanno dato spessore e sostanza all’incontro tra il calcio del CSI e quello dei campioni. Per i nostri ragazzi essere accolti, da protagonisti, nei centri sportivi, assistere agli allenamenti, dialogare con i campioni di oggi, è stata indubbiamente un’avventura indimenticabile.

Tutto ciò mentre ne sono in corso altre: a Lignano Sabbiadoro i Campionati nazionali di Ginnastica Ritmica e quelli di Nuoto. E in contemporanea, a Lecco si disputano le finali del Tennistavolo. Continua, quindi, con grande intensità, l’attività sportiva del CSI, che non dimentica di mettersi in campo per aiutare chi vive in situazioni drammaticamente difficili. In questo spirito e in preparazione alle celebrazioni per gli 80 anni di fondazione del CSI che festeggeremo il 4 ottobre 2025, abbiamo avviato alcune azioni di solidarietà. La prima è orientata alle ragazze e ai ragazzi della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, che ha sempre avuto un posto privilegiato nel cuore di Papa Francesco. Siamo consapevoli che il nostro impegno è solo una goccia nel mare della sofferenza, ma sentiamo la responsabilità di fare la nostra parte, nel solco dei valori di inclusione e accoglienza che da sempre contraddistinguono il CSI. Al tempo stesso, ribadiamo con forza la nostra vicinanza a tutte le popolazioni colpite dalla guerra e dalla violenza. Eleviamo la nostra preghiera affinché si giunga presto alla pace tra Israele e Palestina e perché cessino le ostilità in ogni parte del mondo. Non ci siano più vittime innocenti, da nessuna parte; prevalgano il dialogo e la comprensione reciproca. Lo sport, con la sua capacità di unire e di superare le barriere, può essere uno strumento prezioso per costruire ponti di pace e di speranza.