Occhi per vedere e cuore per ascoltare: buone vacanze

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Occhi per vedere e cuore per ascoltare: buone vacanze

Chi l’ha vissuto sa quanto sia bello e impegnativo il periodo appena conclusosi delle finali dei campionati nazionali di tantissime discipline sportive. Siamo quasi a metà anno ma possiamo comunque stilare un primo bilancio di questo 2023, finora un anno straordinario. Paradossalmente, i maggiori problemi sono stati per “eccesso di successo” con inaspettate difficoltà gestionali, dovute ad un’ampia adesione. I numeri dei partecipanti sono oggi perfino superiori a quelli ante pandemia. Tutto ciò con alcuni tentativi innovativi su delle manifestazioni nazionali, affidate al territorio. Un esperimento che ha avuto successo, grazie alla condivisione di tutti i dirigenti coinvolti e alla grande disponibilità dei quadri nazionali. Desidero perciò ringraziarli tutti, condividendo la soddisfazione che ci vede guardare al futuro con fiducia e speranza. Con la volontà di offrire, come CSI, il miglior servizio possibile a livello educativo, formativo e aggregativo. Ora dobbiamo affrontare con coraggio i problemi connessi all’entrata in vigore delle nuove regole sul delicato tema del cosiddetto “lavoro sportivo”. Un tema su cui lo stesso legislatore pare non abbia chiare le modalità di attuazione, introducendole poco alla volta, cercando di orientarsi. Ho già più volte assicurato i dirigenti territoriali del CSI che la Presidenza nazionale segue tale situazione con particolare attenzione, da ogni punto di vista: legale, economico, assicurativo, previdenziale, di responsabilità e via di seguito. Non desisteremo dal nostro dovere di sostegno concreto e di vicinanza effettiva. Siamo passati attraverso tante prove e sono convinto che con pazienza, costanza, tenacia, capacità di aiutarci e voglia di fare il bene comune dei nostri dirigenti, supereremo anche queste. Il mio spazio del Punto e la pagina di Stadium su Avvenire con oggi si concede una pausa estiva.

Auguro di cuore a tutti che sia un periodo di riposo, di serenità, di solidarietà. E soprattutto che nessuno sia lasciato solo, perché i nostri dirigenti conoscono le loro comunità e sanno che il periodo estivo, per qualcuno, sarà la prosecuzione di periodi durissimi, di fatiche, familiari, economiche, lavorative, di ricerca della salute. Noi siamo il CSI per scelta. Siamo quelli che hanno occhi per vedere e cuore per ascoltare. Così, credo, che si possa augurare in modo più vero e sincero: Buone vacanze.