Abbiamo messo in archivio una settimana che ci ha fatto vivere tutta la bellezza della Philadelphia Junior Cup, straordinario torneo di calcio giovanile, e di ben quattro prove di Campionati nazionali: nuoto, ginnastica ritmica, speed down e tennistavolo. Complessivamente 4.000 finalisti impegnati. Assai seguita e partecipata la conclusione della Philadelphia Junior Cup, manifestazione che ha permesso ad alcune squadre di oratorio di giocare a Roma, con la finale disputata allo Stadio Olimpico, poco prima della finale di Coppa Italia Milan Bologna. Ho parlato coi ragazzi scesi in campo, e, mentre cercavo di rincuorare i giovani calciatori della squadra “perdente”, sono stati loro stessi a riportarmi alla realtà: in loro era infatti poca la delusione per il titolo sfumato, ma tantissima la soddisfazione e la gioia di aver realizzato un sogno incredibile, che rimarrà indelebile per tutta la loro vita. Così abbiamo potuto dapprima condividere le fatiche organizzative, l’ansia che accompagna i responsabili di manifestazioni di così alto profilo, e poi vissuto con tutta l’intensità del caso la felicità dei ragazzi. Mi sono calato dentro questi momenti, ricavandone probante conferma di quale sia la vera forza del CSI: il senso di appartenenza.
Questo fa vivere con il giusto spirito associativo tutte le manifestazioni, anche le più impegnative a livello organizzativo. E può accadere, come è successo, che un intoppo, un guasto tecnico, un momento di stallo sia vissuto con serenità, senza l’avvio della ricerca dei colpevoli, ma con la disponibilità ad aggiustare le cose, ed aspettare che i problemi siano superati senza contrasti ma, viceversa, per rafforzare le relazioni tra le persone. C’era qualche preoccupazione, anche perché la riorganizzazione seguita all’Assemblea elettiva di marzo ha messo in campo forze dirigenziali nazionali nuove che, per quanto motivate e impegnate, necessitano di fare esperienza. S’è concluso tutto nel migliore dei modi, perché c’è nel mondo CSI – società , atleti, commissioni nazionali, arbitri – una disponibilità di fondo che aiuta a risolvere tutto. Questo, per me, è essere Associazione, questo è lo spirito più genuino del CSI e per cui sono felice di esser stato nuovamente eletto al CONI nel Consiglio nazionale.