La nostra forza? L’attività adattata a misura di persona

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La nostra forza? L’attività adattata a misura di persona

Nel confronto con le realtà nazionali mi capita spesso di sentir parlare del Centro Sportivo Italiano come di una struttura forte, coesa, capace di farsi rispettare praticamente in tutta Italia. Ovviamente questa stima nei confronti dell’Associazione mi fa assai piacere, eppure ogni volta queste considerazioni mi spingono a riflettere sulla vera natura del Csi. Non certo quella di essere forte, né temuto, né potente.

Il Csi trae la sua forza dalla capacità di offrire uno sport davvero alla portata di tutti, dal rispetto delle capacità di ognuno, permettendo quindi che giovani e meno giovani possano scegliere l’attività sportiva che più desiderano praticare.

Come è possibile ottenere che lo stesso ente sia capace di proporre attività di buon livello agonistico, campionati molto articolati, addirittura di dimensione nazionale, senza mai mancare di prestare attenzione ai più fragili? Alle persone meno fortunate? È semplice: perché il Csi non propone uno sport al quale ci si deve adattare ma al contrario adatta le proprie proposte alla persona. Altrimenti che sport a misura di persona sarebbe?

Certo, tra il dire e il fare c’è tanto mare da attraversare. I nostri progetti non sono nati ieri, da qualche estemporanea intuizione di qualche geniale riformatore. I nostri progetti sono nei valori della Chiesa cattolica che ha scelto di utilizzare lo sport per aiutare i giovani a crescere, a formarsi, a prepararsi al futuro. Ma anche di utilizzare lo sport per includere chi altrimenti non avrebbe ruolo in mezzo agli altri. Per questo continuo a sostenere che la società ha ancora bisogno del Csi. Anzi, forse ne ha bisogno oggi più che mai. Perché oggi, pur in un fiorire di attenzioni sui diversi temi sociali e sulle persone fragili, ciò che continua a mancare è la capacità di far incontrare i ragazzi eliminando steccati e barriere. Il gioco è lo strumento ideale in tal senso. Il gioco scardina tutti gli schemi e va oltre mettendo in evidenza la personalità, la parte migliore di noi stessi, per offrirla all’altro nel momento in cui ci si incontra per “giocare insieme”.