Il campionato nazionale di sci aprirà la lunga serie di finali nazionali dalla nostra Associazione. Sarà poi la volta della corsa campestre e via via tutte le altre. L’esperienza ha dimostrato che per partecipanti, organizzatori, accompagnatori, semplici appassionati, tali appuntamenti rappresentano un momento attesissimo e accuratamente preparato. Per qualcuno è il coronamento di un sogno perché la manifestazione nazionale apre a relazioni più ampie del consueto, creando nuove amicizie o cementando le già esistenti.
I campionati nazionali peraltro sono divenuti, negli ultimi vent’anni, un riferimento per l’Associazione, con la conseguenza che molti circuiti di attività sportiva ruotano attorno a loro. Ma un successo così diffuso presenta anche un’altra faccia della medaglia. Infatti, insieme al Coordinamento dell’attività sportiva, abbiamo affrontato il tema dell’impossibilità di poter soddisfare le tante richieste di partecipazione, costretti a stabilire, per ora, un numero massimo di iscritti, oltre il quale diverrebbe impraticabile l’organizzazione. Non vorrei che questa decisione fosse interpretata come una forma di selezione in quanto uno dei valori guida del CSI è l’accoglienza e dunque proporre manifestazioni con più atleti possibile. Riconosco che al momento non abbiamo una soluzione certa, poiché va verificato sul campo se le modifiche, cui stiamo lavorando, potranno essere applicate con esiti positivi. Quest’anno inizieremo già con qualche piccola rivisitazione, consapevoli che non sarà per tutti agevole e comodo e che saranno necessari nuovi confronti e verifiche.
Non vogliamo però apparire come coloro che “seguono solo la strada conosciuta” visto che abbiamo sempre avuto il coraggio di rinnovarci, mantenendo fede alle nostre radici. Innovare per confermare gli atavici ideali, consapevoli di poter guardare lontano perché anche noi camminiamo “sulle spalle dei giganti”, tutti coloro, cioè, che prima di noi hanno costruito il CSI di oggi. Occorrerà una rivisitazione dell’idea stessa e del significato dei nostri Campionati nazionali ed immaginare un appuntamento che accolga tutti a livello nazionale. Su questo siamo pronti al confronto col territorio e con quanti vogliano mettersi in gioco per il futuro del CSI.