Al Meeting per guardare insieme gli orizzonti futuri

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Al Meeting per guardare insieme gli orizzonti futuri

Mi sono trovato, in questi giorni, a rispondere ad alcune domande in merito alle ragioni, alle aspettative e alle prospettive del Meeting dirigenti del 28 e 29 gennaio a Roma. In particolare una: «Perché un Meeting per raccogliere indicazioni e provare a disegnare il Csi del domani, quando ci sono organismi associativi deputati a fare ciò?». La risposta non è unica. Anzitutto questo passaggio andava a sostituire il tradizionale meeting Assisi 2022, in una situazione sociale e politica che sembrava tranquilla. Non lo era. Infatti, poco dopo cadde il Governo e fu sciolto il Parlamento. Avevamo immaginato il Meeting anche come incontro con la politica, specie in relazione alla visione del futuro dello sport, ma le elezioni evidentemente ci hanno imposto una pausa. Non abbiamo rinunciato al progetto: esistono organismi associativi eletti per rappresentare tutto il Csi nelle sue diverse articolazioni, ma riunire la base associativa è utile per offrire, agli stessi organismi, il nutrimento delle idee emergenti dal confronto con il territorio. Ciò non sminuisce la collegialità, ma la esalta: dopo la condivisione ampia e approfondita, gli organi dovranno avere il coraggio di indicare la rotta per tutto il Csi. Un altro aspetto è rappresentato da quanto accaduto tra il 2020 e il 2022. Anni terribili, che hanno rischiato di far affondare la nave associativa e che, per fortuna e per merito, di chi l’ha comunque tutelata, ha continuato la sua navigazione. Senza poi dimenticare l’impossibilità, per diversi mesi, di incontrarci di persona, e di poter dialogare. È vero: in tempo di Covid ci ha salvato la tecnologia, ma non è la stessa cosa. Abbiamo lavorato in emergenza, con tanta volontà, nella speranza di uscirne più forti di prima. Ora c’è bisogno di incontrarsi di persona, di riflettere insieme se siamo ancora attuali, se siamo degni eredi di un Csi che ha fatto la sua parte nella storia d’Italia. Il Meeting sarà il luogo per scrutare insieme verso l’orizzonte, in dialogo con le istituzioni dello sport nazionale e per guardarci negli occhi, alla viglia di una stagione congressuale ormai alle porte, che metterà alla prova il valore delle nostre aspirazioni, la capacità di proseguire il servizio ai nostri atleti, il coraggio dei dirigenti sportivi che dovranno rinnovare l’esperienza associativa e comunitaria.