Il CSI Arezzo rieduca nel carcere San Benedetto

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Il CSI Arezzo rieduca nel carcere San Benedetto

“Rieduchiamo con lo sport” è il nome del progetto nell’ambito di “Sportivi Sempre” che vede unire le sinergie del Carcere di Arezzo con il Centro Sportivo Italiano aretino. Sabato 15 aprile, ci sarà la prima giornata in cui i detenuti incontreranno gli istruttori del CSI per svolgere attività sportive come tennistavolo, fitness e calcio tennis.

«Un tris di sport a disposizione dei detenuti – afferma il presidente del CSI Arezzo, Lorenzo Bernardini – nel Carcere San Benedetto di Arezzo con educatori e istruttori del comitato per una prima occasione all’insegna dello sport, che si pratica tutti i giorni e in tutti i luoghi. Abbiamo svolto attività con oratori, nelle scuole primarie e per l’infanzia, per le strade e i quartieri della nostra città e adesso in carcere, perché crediamo fermamente che lo sport debba essere praticato in ogni dimensione. Grazie all’intesa con i dirigenti della Casa Circondariale cittadina - il direttore, dott. Giuseppe Renna, e il funzionario giuridico pedagogico, dott.ssa Fabiola Papi - mi auguro che, una volta iniziato, possa proseguire nel tempo».

«Lo sport riveste un ruolo fondamentale nella “rieducazione” del detenuto insieme al lavoro, all’istruzione ed alla religione, anche se è l’attività che più viene trascurata. – ha dichiarato il direttore del Carcere di Arezzo, Renna – Grazie alla collaborazione con il CSI, riusciremo a concretizzare questo principio con una giornata dedicata allo sport a cui seguiranno delle attività più strutturate. Infatti, solo attraverso gli interventi del terzo settore e più in generale della parte migliore della società civile, è possibile trasformare il carcere in un luogo in cui il recluso può modificare i suoi comportamenti devianti e, una volta scontata la pena, ritornare ad essere un cittadino a pieno titolo».