Va a segno per la decima volta la Junior TIM Cup – Keep Racism Out, il torneo di calcio 7 che coinvolge gli under 14 degli oratori italiani e che dal 2013 viene organizzato dalla triade Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano.
Martedì 7 marzo è stata presentata al Teatro Silvestrianum di Milano, presso la Parrocchia Santi Silvestro e Martino, la X edizione di questo progetto sportivo-educativo, che porta i valori del calcio oratoriale sotto i riflettori del massimo campionato italiano, mettendo sotto gli occhi di tutti l’indissolubilità del legame tra sport di base e sport di vertice.
Tanti gli ospiti presenti all’appuntamento, che non poteva non iniziare ripercorrendo le emozioni degli oltre 83mila ragazzi che hanno partecipato alle precedenti edizioni. A prendere la parola per i tre soggetti organizzatori, Nicole Barmasse, in rappresentanza di Lega Serie A, Paolo Costantini, Sponsorship Manager di TIM, e Vittorio Bosio, presidente nazionale del CSI, concordi sulla valenza della Junior TIM Cup come strumento di contrasto al razzismo.
L’edizione 2023 sarà infatti caratterizzata per il secondo anno consecutivo dall’impegno a sostegno della campagna “Keep Racism Out”, promossa per garantire la parità di trattamento, la tutela dei diritti umani nel calcio e per sensibilizzare tutti gli appassionati, specie i più giovani, a combattere ogni forma di discriminazione o di intolleranza. Tanti gli appuntamenti previsti per perseguire l’obiettivo, con incontri e attività di riflessione che hanno già coinvolto e continueranno a coinvolgere i ragazzi della Junior TIM Cup insieme ai protagonisti del mondo del calcio.
Nella location del teatro milanese, sono stati in molti a dar voce alle tematiche cardine del torneo. Da Massimo Achini, direttore della scuola nazionale dirigenti del Centro Sportivo Italiano e presidente del CSI Milano, all’assistente ecclesiastico nazionale del CSI don Alessio Albertini, che ha posto l’attenzione sul calcio come antidoto all’intolleranza. Spazio poi alle testimonianze di mister Igor Trocchia e di Luca Goi, educatore del Settore Giovanile dell’Atalanta. E ancora uno sguardo dall’interno di quella generazione Z, a cui tanto il CSI si rivolge: Jr Stit, dj, producer e content creator molto apprezzato e con grande seguito sui social, è intervenuto raccontando la sua esperienza e ponendo l’accento sull’importanza di credere nei propri sogni e inseguire le proprie passioni.
A testimoniare il ruolo del calcio come strumento educativo arrivano anche le testimonianze di chi ha calcato il campo da gioco del massimo campionato, da Luca Antonini a Fabio Galante, passando per Vincenzo Iacopino.
Dopo il calcio d’inizio simbolico dato nella cornice milanese, continuano gli appuntamenti della Junior TIM Cup. Nella difesa a tre messa in campo da CSI, Lega Serie A e TIM, le prime azioni per andare a segno si sono già realizzate nelle scorse settimane: i ragazzi degli oratori hanno visitato gli stadi di Bologna, Napoli, Fiorentina, Torino, Lecce, Atalanta, Inter e Sassuolo, assistendo poi sugli spalti alle partite come ospiti dei club di casa. Sono partiti anche gli incontri con i protagonisti del mondo del calcio, con i campioni Andrea Cambiaso (Bologna), Pedro Obiang e Isotta Nocchi (Sassuolo) insieme a mister Dionisi, Giorgio Scalvini e Endri Muhameti (Atalanta), che hanno accolto nei rispettivi centri sportivi i giovani calciatori, ricevendo in dono la maglia “Uno di noi”. Per non perdere i prossimi incontri, basterà monitorare gli hashtag #JuniorTIMCup e #KeepRacismOut e seguire i profili social di Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano.
Le dichiarazioni dei promotori
«Quest'anno festeggiamo la decima edizione della Junior TIM Cup, un grande traguardo che merita di essere raccontato e che dimostra, ancora una volta, quanto i giovani siano fondamentali per il calcio e quanto lo sport sia fondamentale per loro – così si pronuncia Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A – In questi 10 anni il mondo è cambiato, ma non l’impegno di Lega, TIM e CSI. Dobbiamo essere orgogliosi di aver coinvolto oltre 83mila ragazzi facendoli giocare in una competizione nazionale, mettendo sempre al centro i valori sani dello sport e del vivere civile. L'edizione della stella sarà dedicata alla campagna “Keep Racism Out”, la stessa di cui saranno protagonisti tutti i campioni della Serie A nella 26ª e 27ª giornata, al fine di sensibilizzare anche le generazioni più giovani sui temi del rispetto e della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. Perché per essere Campioni in campo, bisogna esserlo prima nella vita».
«Siamo orgogliosi di affiancare la Junior TIM Cup per il decimo anno consecutivo. Anche per questa stagione sosteniamo il progetto ‘Keep Racism Out’ per sensibilizzare i giovani sull’importanza dei valori sportivi, promuovendo l’inclusione per contrastare il razzismo e tutte le forme di discriminazioni – dichiara Sandra Aitala, responsabile Brand Strategy, Media & Commercial Communication di TIM – Un’iniziativa che consolida la collaborazione tra TIM, Lega Serie A e CSI con l’obiettivo di alimentare i sogni dei ragazzi under 14 coniugando educazione e sport, valori del gioco oratoriale e del calcio professionistico».
«Con immensa gratitudine ai compagni di squadra Lega Serie A e TIM siamo tornati in campo con una nuova edizione della Junior TIM Cup – afferma il presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio – È la ‘decima’ che nel mondo calcistico significa una stella. Proprio così. Per noi e per i nostri oratori è davvero questo torneo una luce che accende i riflettori sulla straordinaria amicizia e il legame che unisce il calcio delle parrocchie a quello del calcio di vertice. È sempre suggestivo trovare oggi in molte squadre di Serie A giovani campioni nati in oratorio, che ricordano con affetto e riconoscenza da dove sono partiti. Importante poi sottolineare ed allenare i nostri giovani atleti al tema dell’antirazzismo e della lotta ad ogni discriminazione, specie in un momento come quello attuale segnato dal crescente fenomeno dell’odio in rete».