È stata presentata venerdì 15 febbraio alla Casa dello Sport, la tappa bergamasca dello “Junior TIM Cup – Il calcio negli oratori”: è questo il nome del torneo di calcio a 7 rivolto a migliaia giovani under 14 e coordinato dalla regia multipla del CSI, della Lega Serie A e di TIM. Alla presentazione bergamasca del torneo hanno preso parte rappresentanti dei partner organizzativi.
A fare gli onori di casa per il Centro Sportivo Italiano c’era Vittorio Bosio, presidente del CSI Bergamo e vicepresidente nazionale del CSI; insieme a lui è intervenuto don Michele Falabretti, consulente ecclesiastico del CSI orobico e direttore dell’ufficio nazionale della Pastorale Giovanile. Per TIM ha partecipato Angela Cutrera, sponsorship Telecom Italia, e per la Lega Serie A ha preso la parola il direttore generale Marco Brunelli. Ospiti d’onore della serata sono stati i due ambasciatori dell’Atalanta Bergamasca Calcio, capitan Gianpaolo Bellini e Guglielmo Stendardo che – a conclusione della presentazione dello “Junior Tim Cup” – hanno sorteggiato le due squadre che saranno le protagoniste della partita bergamasca del torneo. Le due squadre baciate dalla fortuna sono l’Oratorio Fiorine di Clusone e l’Excesior Santa Caterina e si sfideranno domenica 28 aprile, allo stadio comunale di Bergamo, prima della partita Atalanta – Bologna.
A lodare lo spirito del torneo e la sinergia che ne sta alla base, è stato il direttore generale dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, intervenuto alla presentazione. Sempre per la squadra nerazzurra ha partecipato alla serata il direttore sportivo Gabriele Zamagna.
A conclusione, ha prevalso l’entusiasmo dei piccoli calciatori bergamaschi che hanno rotto il ghiaccio tra il pubblico e hanno intervistato i due campioni dell’Atalanta, Bellini e Stendardo. Infine, una grande folla si è stretta attorno ai due big per gli autografi.
Alla presentazione sono intervenute anche alcune autorità locali: Alessandro Cottini, assessore provinciale allo Sport, alla Caccia e alla Pesca, e per il Comune di Bergamo l’assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità Leonio Callioni (vicepresidente provinciale del CSI).
Le dichiarazioni dei presenti:
Gianpaolo Bellini: “La mia esperienza del calcio, iniziata dentro casa, e si è trasferita direttamente all’oratorio, luogo dove molti hanno cominciato la loro attività e ambiente al quale personalmente sono rimasto legato per molto tempo, anche dopo essere passato al settore Giovanile dell’Atalanta. Nella mia vita, infatti, l’oratorio ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante, che mi ha permesso di creare legami forti, un ambiente che, insieme alla famiglia e alla scuola, è stato molto importante per la mia crescita. Per diventare un campione mi sono posto sempre come obiettivo il fatto di migliorarmi costantemente, seguendo le indicazioni di chi mi stava a fianco per farmi diventare grande. Non mi sono mai posto obiettivi più grandi di me, ma ho sempre cercato di progredire ad ogni seduta di allenamento. Ai ragazzi che svolgono l’attività negli oratori e che prenderanno parte a questa iniziativa auguro di diventare grandi, seguendo sempre le indicazioni dei molti educatori, che si mettono a disposizione nell’ambito degli oratori in modo volontario, che saranno sicuramente qualcosa di importante per tutta la vita”.
Guglielmo Stendardo: “Voglio fare i complimenti a chi si è impegnato per questa iniziativa, che è veramente lodevole. I giovani sono la speranza e il futuro del nostro paese e sottolineare nello sport i valori più alti è un compito fondamentale per la crescita dei ragazzi. Nella mia esperienza sono riuscito a conciliare lo sport e lo studio. Mi ritengo fortunato per il fatto di aver potuto fare della mia grande passione per il calcio il mio lavoro principale, ma studiare è importante, perchè consente di pensare anche ad un futuro fuori dall’attività sportiva. Lo studio, insomma, rappresenta una certezza, mentre il calcio, è un punto interrogativo. Giocare e studiare costa sacrifici notevoli, ma gli sforzi compiuti sono importanti nella vita di ciascuno. L’oratorio, come ho potuto imparare studiando la figura di San Filippo Neri, è un luogo di crescita nella fede, ma anche un luogo di formazione attraverso l’aggregazione: molti campioni sono partiti da lì e, quindi, auguro a tutti di poter fare un buon percorso sportivo e nello stesso tempo umano”.
Marco Brunelli: “Con il Centro Sportivo Italiano ci siamo trovati subito in sintonia nel costruire l’idea della Junior Tim Cup. Intorno alla serie A ruota un grande interesse da parte di tante persone, ma a volte perdiamo di vista l’esperienza di chi interpreta in modo più genuino quanto facciamo. Senza la spontaneità di chi fa calcio negli oratori non ci sarebbe nemmeno il calcio di serie A. Per questo abbiamo cercato di recuperare le nostre esperienze dei rapporti più semplici creati all’interno dell’ambito degli oratori, nel quale siamo cresciuti tutti, in cui abbiamo creato legami importantissimi e di cui abbiamo ricordi molto belli. Lì dobbiamo tornare e da lì dobbiamo ripartire. La partita dei ragazzini allo stadio è un’esperienza bellissima, che abbiamo voluto recuperare, facendo una partita in ogni città. Nello stesso tempo vorremo anche raccogliere delle storie, idee e suggerimenti, farci raccontare da chi vive il calcio come lo vivete voi tante impressioni, soprattutto attraverso i social network. Le società di serie A hanno risposto con grande entusiasmo all’iniziativa, dimostrando una grande disponibilità, dandoci anche idee ulteriori per un progetto che con tutta probabilità continurà e diventerà sempre più importante nel futuro”.
Angela Cutrera: “La TIM è partner della serie A da 15 anni, nei quali ha mostrato di credere moltissimo nel calcio e nello sport in tutte le sue espressioni. Nell’ultimo periodo gli aspetti più importanti del calcio sono passate spesso in secondo piano e con questa iniziativa vogliamo riportare l’attenzione su ciò per cui nel fine settimana tante persone si trovano a seguire il calcio. “Il calcio è di chi lo ama” e, quindi, per recuperarne la dimensione più significativa abbiamo realizzato una serie di iniziative per riportare l’accento su calcio come viene vissuto dove è nato, cioè negli oratori: il calcio nell’oratorio è soprattutto un modo di vivere, che punta sui valori importanti della socializzazione, dell’aggregazione e dell’integrazione, che si vivono nello stare insieme nell’esperienza sportiva. Se con questa iniziativa e con l’attività del calcio riusciamo a rendere felici dei bambini avremo raggiunto il nostro obiettivo”.
Vittorio Bosio: “Siamo molto felici di aver potuto organizzare insieme alla Lega Serie A una manifestazione come questa, sostenuta da uno sponsor importante come TIM, che da tempo si impegna nel calcio a grandi livelli, ma ha mostrato da subito la sua sensibilità verso il calcio dei piccoli. Un sentito ringraziamento, quindi, a chi ha promosso con forza questa iniziativa e anche agli oratori che ci hanno creduto. Un’iniziativa veramente bella, che potrà sicuramente valorizzare gli sforzi già ingenti della nostra provincia e, in particolare, dei nostri oratori per la crescita e la formazione dei ragazzi. Un’iniziativa che si aggiunge a quanto già i numerosi volontari impegnati nella promozione sportiva, e che, una volta capita nel suo senso profondo, potrà rappresentare un momento importante da riproporre con entusiasmo anche in futuro”.