Reciprocità e attenzione nello sport per giovani e anziani

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Reciprocità e attenzione nello sport per giovani e anziani

Strettamente collegato alla crescita dell’indice di speranza di vita, fortemente migliorato dal dopoguerra ad oggi, c’è il tema sulla qualità di questa parte di “vita aggiunta”. Se il primo aspetto è importante, perché viviamo mediamente una ventina di anni in più rispetto a un secolo fa, il secondo è assai più problematico perché trascina con sé nuovi scenari sociali, sanitari, economici e culturali. Non mi sorprende, dunque, che in molte delle riunioni istituzionali, cui partecipo, emerga una richiesta esplicita, non ultimo dal Ministero per lo Sport e i Giovani, circa la cura degli anziani. Tema complesso e rilevante, perché gli anziani sono oggi una componente importante della nostra società, e sono le colonne sulle quali si fonda il welfare sociale attuale. Una struttura con molti difetti, lo sappiamo, ma anche con molti pregi.

Senza entrare nei dettagli, mi preme solamente ribadire che il CSI è pronto a fare la sua parte per migliorare le condizioni di vita degli anziani, per studiare e realizzare progetti, in modo che i disagi connessi a questa età siano sempre evidenti e per fare sì che, tutti insieme, ci facciamo carico di rendere il migliore possibile la vita in età anziana, ricca di esperienze ma anche di acciacchi. Ciò non dev’essere però un alibi per abbandonare o rimodulare la nostra missione fondamentale, ossia la cura, l’educazione, la formazione e l’accompagnamento dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, attraverso l’attività sportiva. 

Peraltro è sempre più evidente che l’educazione e la formazione dei giovani passa anche attraverso la valorizzazione delle persone anziane, in un contesto di reciprocità e attenzione agli altri che è alla base dei valori sui quali è costruita la nostra Associazione. Reciprocità e attenzione che cementano una società capace, attraverso l’attività sportiva non selettiva, di valorizzare attività sportive e motorie rivolte proprio a tutti. Il Csi non crea campioni ma valorizza talenti, al contempo non crea “avanzi” ma offre occasioni di stare insieme, di giocare, di relazionarsi, di conoscersi e di amarsi. Nel CSI non esistono scarti, né piccoli, né grandi, né giovani, né vecchi, ma un patrimonio di umanità vera che permette di realizzare il senso evangelico dell’essere insieme, forti dell’amore reciproco e della capacità di non dimenticare nessuno.