Dopo la fine dei campionati di calcio a 7 (con la vittoria di U.C. Solbiatese in eccellenza e Menaggio in serie A), come da tradizione ha preso il via la Mario Antonini Cup. Una coppa che coinvolge le squadre femminili della provincia, in ricordo del “nostro” Mario, storico dirigente CSI.
Ben 20 le squadre iscritte, testimonianza dell’apprezzamento della formula del torneo e della vivacità del movimento. Come per il resto della stagione si sono aggregate anche alcune squadre dai Comitati CSI di Novara e Como. E proprio una di queste società si è assicurata il torneo, dopo una serie di partite molto equilibrate sabato 31 maggio e domenica 1 giugno.
Nella prima semifinale partita molto equilibrata fra Casale Corte Cerro e ASD Redentore. L’1-1 sul campo porta ai rigori, vinti da Casale Corte Cerro.
Nell’altra le ragazze dell'ASD Cusino riescono a domare 3-2 l’U.C. Solbiatese, fresca vincitrice del campionato eccellenza e una delle favorite alla vittoria finale.
Nella seconda giornata di gare la finale 3/4 posto vede riscattarsi proprio le solbiatesi, 5-3 sulle ragazze di Redentore.
La finale fra Casale Corte Cerro e l'ASD Cusino comincia subito coi fuochi d’artificio.
Dopo pochi secondi arriva l’1-0 con un tiro da fuori di Manassi, che replica qualche minuto dopo, incrociando sul secondo palo; 2-0 e partita che sembra in discesa per le ragazze di Cusino.
Invece nel miglior momento della gara per le comasche, arriva la reazione del Casale, che accorcia da fuori.
Ne nasce una fase della partita molto vivace, con Cusino a rimettere le due distanza col gol del 3-1 di Spanò. La pressione continua, porta anche a un doppio palo, ma il risultato rimane sul 3-1. Casale non ci sta e cerca di mettere pressione prima dell’intervallo, guadagnando un rigore poi segnato. Si va al riposo sul 3-2.
La ripresa non delude, con il pareggio di Casale su calcio d’angolo e il seguente gol del 4-3 su azione confusa in area. Di li a pochi minuti un’ulteriore tegola: espulsione per una giocatrice del Cusino.
«Parziale di due gol e un’espulsione. L’incubo della rimonta concretizzato e il giocatore in meno a far tremare le gambe. Sarebbe stato facile farsi prendere dallo sconforto e mollare tutto», commenta Veronica dalla società comasca.
E invece, a due minuti dalla fine, il guizzo di Spanò, ancora una volta, porta al pareggio finale. Si va così ai rigori. Le ragazze fanno sfoggio di grande freddezza da entrambe le parti, tutti i rigori sono calciati bene e all’interno dello specchio della porta. A fare la differenza Gabrielli, portiere di Cusino, che riesce a intercettarne uno.
«È stata una partita rocambolesca - continuano dalla società - ma che ha dimostrato il nostro impegno. Questa è una vittoria che fa morale, soprattutto dopo il risultato amaro del campionato di eccellenza». Un campionato perso all’ultima giornata a favore dell’U.C. Solbiatese (battuta in semifinale) a causa della sconfitta con Casale Corte Cerro (battuta in finale). Gli incroci del destino.
«Siamo molto orgogliosi anche perchè il nostro è un gruppo giovane e con un bacino d’utenza limitato; trovare i numeri è uno sforzo costante per la dirigenza. Nonostante questo abbiamo raggiunto ottimi risultati sul campo e bisogna ringraziare tutti, nessuno escluso. Infine un ringraziamento anche al Comitato CSI Varese e alle sue squadre che ci hanno accolto nella competizione».
Con la coppa ancora fresca di consegna le ragazze non sono appagate «adesso dobbiamo mettere la testa sui regionali. Il livello della competizione è alto, ma se siamo in questa forma sarà possibile togliersi ancora qualche soddisfazione».