Verona è pronta ad abbracciare i 578 finalisti del Campionato Nazionale CSI di Karate, in programma domenica 28 maggio al Palazzetto Gavagnin (Via Montelungo) della città scaligera. Il 40% delle cinture sono donne. Il 60% dei kimono iscritti alla finale ha meno di 14 anni. In particolare i “non agonisti”, ossia le cinture bianche e gialle sotto i 12 anni, sono ben 219; il più piccolo, Samuele Cerutti della Karate Tigers Pavia, ha soltanto 6 anni. Verona, Mantova e Bergamo sono i Comitati del CSI con più atleti. Sono 47 le palestre in gara in rappresentanza di 7 Comitati ciessini. Dieci i tatami predisposti con 65 giudici pronti a rilevare. Al mattino saranno i 520 kata a dare forma al campionato. Oltre mille prove, considerata la doppia possibilità per ciascun finalista.
Sono 81 le coppie, 24 le squadre (tre atleti ciascuna) pronte per il programma codificato in sincro, mentre 7 sono le squadre (da 2 fino a 5 componenti) che gareggeranno nel più spettacolare kata rielaborato, ossia a libera composizione, con tempi, direzioni e coreografie diverse. Sono 106 le cinture marroni in gara nei kata, 79 le cinture nere, ossia coloro con maggior esperienza e più passaggi di grado ottenuti in carriera. Come sempre, non mancano le categorie per atleti con disabilità. Ipovedenti, non vedenti, in carrozzina manuale o elettrica, sordomuti, con disabilità fisiche e cognitive, down saranno in gara sui tatami nei kata di categoria o in alcuni casi nel kata integrato.
Nel pomeriggio spazio agli attacchi e contrattacchi dei Kumite, anche nella formula dei combattimenti Ju-Kumitè. Saranno premiate al termine della giornata le migliori palestre ciessine.