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Bosio: «Ci sono e ci sarò»

Conclusa a Roma l’Assemblea nazionale di metà mandato “Oltre il tempo presente”

Il Presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano fa il bilancio della due giorni di confronto, rilanciando alcuni temi cari all’Associazione per affrontare le sfide del futuro, rendendosi disponibile ad una ricandidatura alla guida associativa

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Bosio: «Ci sono e ci sarò»

Si è conclusa questa mattina a Roma, al Midas Palace Hotel, l’Assemblea nazionale di metà mandato “Oltre il tempo presente” del Centro Sportivo Italiano che ha riunito oltre 220 dirigenti di 90 Comitati accreditati per discutere le esigenze del territorio e le necessità dello sport di domani.

La mattinata si è aperta con la Santa Messa celebrata da don Michele Gianola, sottosegretario della CEI e direttore Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni e direttore ad interim dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport.
Nell'omelia ha posto l'attenzione su una parola presente nel Vangelo: autorità: «C'è sempre qualcuno nella nostra vita che abbiamo identificato come maestro: oltre a comunicare un contenuto ci ha trasmesso un insegnamento sulla vita. Autorità vuol dire far crescere. Pensando allo sport, e al CSI, impegniamoci per cogliere nelle persone e nei giovani che incontriamo la potenzialità di ciascuno perché possa essere valorizzata».

Dopo la votazione delle mozioni assembleari, le conclusioni sono state affidate all’intervento del Presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio:

«Ci avviciniamo al percorso che ci porterà alle assemblee territoriali, regionali e nazionali. Abbiamo bisogno di incontrarci, vederci, capirci. Stiamo vivendo un momento molto particolare, tra difficoltà e incertezze, come le novità introdotte nell’ambito della Riforma dello sport.

Sono qui a dirvi: io ci sarò. Voglio dare la mia disponibilità, stando alle attuali normative, a candidarmi a Presidente nazionale. Tale disponibilità deve servire per portarci a fare ragionamenti unitari. Il periodo associativo della pandemia è stato complicato, e ci ha costretto a riorganizzarci per superare insieme le difficoltà e poter affrontare la ripartenza. Il CSI è nato per i giovani e l’attività giovanile è il nostro principale impegno, per realizzare la mission di educare attraverso lo sport. Se saremo un’Associazione unitaria, insieme con il contributo di tutti, sapremo affrontare le difficoltà per guidare il CSI nelle sfide del presente e dei prossimi anni.

Ho girato tanto il territorio associativo e ho incontrato tante persone che vogliono bene al CSI. Il territorio al centro è stato da sempre uno dei principali impegni della Presidenza nazionale in questi anni. Lo dimostrano i dati che abbiamo presentato tra i materiali assembleari, con tutte le risorse economiche che abbiamo destinato al sostegno dei Comitati e delle società sportive.

Siamo un’Associazione al servizio di tutti, in particolare alle comunità. Il CSI, nonostante le tante fatiche e le difficoltà, ci sarà sempre perché abbiamo la fortuna di avere sul territorio tanti dirigenti che hanno una grande passione sportiva e si mettono quotidianamente al servizio del Centro Sportivo Italiano».

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