Anche il CSI a Move City Sport

C’è stato molto CSI all’evento tenutosi alla Fiera di Bergamo il 22 e 23 ottobre che si è confermato un punto di riferimento nel panorama degli eventi legati allo sport e all’impiantistica sportiva, promuovendo inclusione, benessere e sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Quei valori che ispirano la crescita e lo sviluppo delle società sportive in tutto il territorio

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Anche il CSI a Move City Sport

Il 22 e 23 ottobre, nella cornice della Fiera di Bergamo, sono stati i giorni di Move City Sport, l’appuntamento dove il tema dello sport, del gioco e del tempo libero viene declinato nella sua accezione più ampia, chiamando a raccolta gli operatori, le istituzioni, le amministrazioni pubbliche, gli enti di ricerca e il mondo delle professioni legate al progetto delle strutture sportive e dell’outdoor.

La manifestazione, promossa da AIS (Associazione Impianti Sportivi) e organizzata da Promoberg, Paysage Editore, Fierecom & Events e MG Global Services, può contare sui patrocini di CONI, Anci, Sport e Salute e le maggiori Federazioni e Associazioni sportive italiane, tra cui il Comitato regionale del CSI Lombardia e quello territoriale di Bergamo, presenti entrambi anche nel comitato tecnico-scientifico e in prima linea nella promozione e realizzazione di alcuni dei workshop a tema sociale.

Ricchissimo il palinsesto che ha visto 33 incontri culturali tra forum internazionali, workshop e masterclass. Lanciati gli appuntamenti culturali, centrati sulla salute e sul ruolo fondamentale della pratica sportiva come strumento di cura e prevenzione. Questi incontri formativi, rivolti a professionisti della salute, operatori sportivi, amministratori e cittadini, esploreranno come l'attività fisica possa contribuire al benessere psicofisico e prevenire numerose patologie.

Progetto “atleti uniti” – il fondo di solidarietà per lo sport
In un momento storico in cui la pratica sportiva sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel promuovere benessere psicofisico e coesione sociale, il CSI Lombardia ha annunciato il lancio di "Atleti Uniti", un innovativo progetto volto alla creazione di un fondo di solidarietà per gli sportivi. Questa iniziativa pionieristica, nata dalla sinergia tra il CSI Lombardia e la piattaforma TrustMeUp, mira a garantire che nessun atleta debba rinunciare alla propria passione a causa di difficoltà economiche. Ne hanno parlato in Fiera, con l’abile guida di Vincenzo di Vincenzo, Direttore ANSA Lombardia, Angelo Fasola, CEO TrustMeUp, Michela Dominicis, Presidente Banca dello Sport e delle Visite, Andrea Macrì Paralympic Games Coordinator – Fondazione Milano Cortina 2026, Carlo Carmine Presidente CFI, il Presidente del CSI Lombardia, Paolo Fasani, con Marco Zanetel, Coordinatore Attività Terzo Settore e Cittadinanza Attiva CSI Lombardia. Con il supporto di TrustMeUp, ogni donazione effettuata attraverso la piattaforma sarà destinata direttamente al fondo, garantendo trasparenza, sicurezza e tracciabilità grazie alla tecnologia blockchain. Anche una donazione minima di 10 euro, sottolineano dal CSI, può fare la differenza per garantire a chi si trova in difficoltà «non solo la possibilità di continuare a praticare sport, ma anche di far parte di una comunità che crede nel valore dell'inclusione e del supporto reciproco».

Progettare la libertà: lo sport come diritto... per tutte le abilità
La partecipazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità alle attività sportive cresce di anno in anno, a dimostrazione di quanto lo sport sia un’occasione di crescita personale e collettiva. Ma il traguardo della totale accessibilità e della piena inclusione è ancora tutto da raggiungere. L'inclusione non può prescindere dall’attivazione delle persone, dal renderle protagoniste della propria vita, compatibilmente con le proprie possibilità. Soprattutto occorre rompere lo stereotipo della persona con disabilità come un cronico immodificabile, semplicemente da accogliere (e da sopportare), ma senza speranza di crescita e di miglioramento. Nella Sala Rossa della Fiera, all’interno di Move City Sport, queste tematiche sono state brillantemente messe in luce da Claudio Arrigoni, giornalista sportivo, tra i massimi esperti del settore paralimpico nel workshop che ha vissuto interessanti interazioni durante la tavola rotonda, in cui si sono succedute le testimonianze dai territori. Dopo i saluti istituzionali del Presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, e del Presidente regionale del CSI Lombardia, Paolo Fasani, dettagliato è stato nel merito l’intervento di Davide Iacchetti, responsabile regionale in Lombardia per le attività sportive per persone con disabilità. Ad alternarsi negli approfondimenti e nelle esperienze sul tema sono stati Cosimo Palazzo, Head of Human Rights – Fondazione Milano Cortina 2026, don Mauro Santoro, Presidente Consulta Diocesana Comunità Cristiana e Disabilità, Filippo Viganò, Presidente CSVnet Lombardia, Michele Zanmarchi di Alleanza Cooperative, oltre ad Andrea Macrì e Alessandra Orsini rispettivamente Paralympic Games Coodinator e Marketing Activation Manager della Fondazione Milano Cortina 2026. Ci sono state poi sei testimonianze dai Territori, che hanno presentato i progetti e le attività per uno Sport per Tutti… un Diritto per tutte le Abilità. 

Workshop: le palestre della salute
Un incontro per approfondire un nuovo modello di Welfare è stato quello centrato sul concetto di “Palestre della Salute”, strutture dedicate alla promozione dell’attività fisica per persone con patologie croniche o in fase di recupero, che diventa così prescrivibile dal SSN. Luca Verardo, Presidente del CSI Liguria, ha raccontato l'esperienza di Silverfit, progetto di prevenzione attraverso lo sport, dedicato agli over 65, evento ufficiale di Genova 2024 – Capitale Europea dello Sport. Verardo, ospite del convegno ANIF, al quale hanno partecipato anche AISE – Associazione Italiana Specialisti dell'Esercizio Fisico ed EV – Esercizio Vita, ha portato il saluto di Simona Ferro, Assessore allo Sport di Regione Liguria, che, come noto, ha fortemente sostenuto le Palestre della Salute, portando peraltro all'approvazione il relativo DDL regionale che apre le porte allo sviluppo di concrete politiche di prevenzione sanitaria e sociale attraverso lo sport. Il tavolo di lavoro ha visto poi il confronto tra le diverse regioni che ad oggi hanno instaurato protocolli sanitari di questo tipo, mostrando come le Palestre della Salute consentano alle persone con fragilità di poter fare attività fisica in sicurezza, oltre a consentire al paziente che termina la fase riabilitativa di poter continuare l’esercizio fisico in strutture adatte, con personale formato, per un continuum, creando così una rete con il personale sanitario che ha in carico la persona.

«Safeguarding Officer»: la nomina del responsabile per la tutela dei minori nello sport
In Sala Blu, mercoledì 23 ottobre, Move City Sport ha affrontato il tema introdotto dalla recente Riforma dello Sport attraverso un nuovo adempimento a carico delle società sportive: la nomina del responsabile per la tutela dei minori nello sport, il cosiddetto Safeguarding Officer. L'incontro ha affrontato per punti l'argomento, esaminando gli adempimenti, il modello organizzativo e i codici di condotta. Specificando nel dettaglio come avviene la nomina del responsabile del Safeguarding, quali le responsabilità e cosa fare dopo la nomina. Con Matteo Pozzi del CONI Lombardia trattati gli aspetti legali, gli aspetti psicologici con Adriana Lombardi, la Direttrice Scientifica della Scuola dello sport del CONI lombardo, e con Alessandra Pietrini, Safeguarding Officer del CSI, suggerimenti e indicazioni pratiche.

Volontariato sportivo internazionale: CSI per il mondo
Mercoledì 23 ottobre in Sala Rossa, con la guida attenta di Maurizio Trezzi, Giornalista professionista, esperto e docente di comunicazione sociale, Massimo Achini, Presidente del CSI Milano e Valentina Piazza, Coordinatrice di CSI per il Mondo e una nutrita presenza di testimonianze, si è potuto rappresentare il percorso effettuato dal CSI da 12 anni nelle esperienze di volontariato internazionale del progetto CSI per il mondo. Centinaia di palloni ed emozioni, la scommessa dell'educazione attraverso lo sport, dell'integrazione attraverso lo sport, del sostegno e dell'aiuto attraverso lo sport. Dal 2011 i progetti di CSI per il mondo hanno portato "un pallone nelle periferie del Mondo" per fare sì che lo sport sia davvero "per tutti". Sino ad oggi oltre 3.000 ore di missione totalizzate, coinvolgendo più di 200 volontari, toccando con mano la quotidianità di un numero incalcolabile di bimbi, portando a compimento oltre 15 corsi di formazione dai quali sono usciti 600 allenatori, 100 arbitri, 160 educatori sportivi, e avendone altri pronti per partire. È nata così ad esempio la Giornata dello Sport ad Haiti, o l'Olimpiade nelle carceri del Camerun prive di qualsiasi rispetto dei diritti umanitari.