Sabato 11 novembre all’Istituto Don Bosco di Sampierdarena si è svolta la seconda parte, dopo la prima ad Asti del 6-7 ottobre scorso, del Corso di formazione per progettisti dello sport organizzato dal CSI Liguria e CSI Piemonte.
Dal punto di vista della sostenibilità economica dei comitati e delle società affiliate in futuro non si potrà più contare su finanziamenti a pioggia a fondo perduto e contributi di sponsor privati e “la strada maestra”, quindi, non potrà che essere quella di poter attingere a risorse pubbliche tramite la partecipazione a bandi. “Nell’ambito del CSI i progetti riguardano lo sport inclusivo, quello sociale, quello legato alla disabilità, al benessere in senso lato, quello che si rivolge in particolar modo ai giovani. Questo primo corso ha proprio la funzione di ottenere le competenze necessarie per poter ricercare ovunque siano le risorse necessarie - ha detto Beppe Basso, Coordinatore Nazionale Area Formazione CSI - Si è parlato di bandi, di Sport e Salute, del Dipartimento dello Sport, di Fondazioni. Valore aggiunto della seconda parte del corso è stata la location, un bellissimo e storico oratorio, che offre svariate attività a centinaia di ragazzi”.
Fra i relatori, oltre a Basso, il portavoce del Forum Ligure Terzo Settore Andrea Rivano, il rappresentante di Fondazione Carige Andrea Rivellini, la funzionaria di Regione Liguria, Manuela Facco, che ha sottolineato l’importanza della co-progettazione con enti ed associazioni.
“Dieci anni fa siamo stati la prima regione italiana ad avere il coraggio di mettersi alla prova rispetto a questo. Ora abbiamo una normativa che ci tutela ma c’è bisogno di un approccio culturale diverso perché i bisogni sono aumentati - ha detto Manuela Facco - come anche le criticità, dai bambini piccoli agli anziani. Grazie al Forum del Terzo Settore possiamo raggiungere in modo capillare il piccolo comune come il quartiere più popoloso. E’ importante che ogni gruppo di associazione si formi in maniera adeguata, con precise competenze e con un passo diverso. Anche per questo Regione Liguria ha profilato una nuova figura professionale che è il mediatore di rete e di comunità.”
Ha partecipato al corso anche Enrico Carmagnani, Presidente CSI di Genova, mentre Luca Verardo, Presidente CSI Liguria, nel pomeriggio ha commentato i “compiti” assegnati ai corsisti durante l’appuntamento del mese scorso ad Asti, integrandoli con puntuali osservazioni e presentando casi pratici.
“Il tema affrontato era quello di un bando, di Sport e Salute S.p.A, di come un centro sportivo possa accogliere e creare varie partnership con le scuole, con gli enti di terzo settore, le istituzioni ed i municipi. Si sono prese in esame due ipotesi elaborate da una corsista piemontese e da uno genovese - ha spiegato Verardo - Punto per punto, scendendo nei dettagli, sono state esaminate tutte le fasi più importanti della progettazione, dall’analisi del territorio, alla proposta di servizi, all’organigramma della struttura che si occuperà del progetto dal punto di vista esecutivo, dall’azione, alla valutazione dell’impatto dell’azione stessa, dal cronoprogramma, al monitoraggio, rendicontazione e presentazione alla comunità. I risultati dell’esercitazione sono stati buoni considerando il livello dei progettisti in erba iscritti.
La sfida per i progetti nello sport
Sabato 11 novembre all’Istituto Don Bosco di Sampierdarena si è svolta la seconda parte, dopo la prima ad Asti del 6-7 ottobre scorso, del Corso di formazione per progettisti dello sport organizzato dal CSI Liguria e CSI Piemonte.