Due giorni di congresso, di confronto e riflessione in cui sono emerse formule e strategie per lavorare con lo sport in campo educativo, come strumento di pastorale nello sport e per la trasmissione dei valori cristiani attraverso la pratica sportiva.
La “Primera Jornada Deporte y Fe” è stata introdotta dall'intervento di Litus Ballbé, responsabile della pastorale sportiva della Conferenza Episcopale Spagnola, atleta di hockey su prato e olimpionico ai Giochi di Londra 2012. Tra i relatori in Navarra che si sono alternati presso la Sala Conferenze dei Salesianos Pamplona, ci sono Javier Tebas, Presidente de LaLiga, Santi Nolla, Direttore de “El Mundo Deportivo”, Cristina Cubero, responsabile istituzionale di "El Mundo Deportivo", il direttore della Fondazione Real Madrid Julio González Ronco, Carla Sariol, giocatrice di hockey, María Simón, giocatrice di basket UCAM, José Manuel Abascal, olímpionico a Los Angeles '84, Santiago Perez De Camino, responsabile della Sezione Chiesa Sport del Pontificio Consiglio per i Laici.
Venerdì 10 marzo la relazione conclusiva è stata affidata ad Angelo De Marcellis, presidente del Centro Sportivo Italiano di Teramo. L’intervento, incentrato sull’opera educativa promossa dal CSI, ha visto rilanciare da parte del dirigente sportivo teramano la necessità di un rinascimento culturale e sociale attraverso un nuovo umanesimo dello sport, per fronteggiare l’individualismo imperante e per porre un limite alle conseguenze psicosociali della pandemia. Argomenti, questi ultimi, scaturiti in maniera netta anche nel convegno svoltosi la scorsa settimana presso l’Università degli Studi di Teramo, nell’ambito dell’Anno Berardiano, e che sono oggetto di un rinnovato interesse.
Ovunque è necessario un nuovo umanesimo dello sport
Dal 9 al 10 marzo 2023 si è tenuta a Pamplona la “Primera Jornada Deporte y Fe” che ha visto tra i relatori il presidente del CSI Teramo, De Marcellis