Domani e sabato 30 novembre, a Roma, si riunirà il Consiglio nazionale del CSI per discutere il bilancio preventivo 2025 e tracciare alcune linee guida per il CSI di domani. Sono gli ultimi atti ufficiali di un Consiglio che ad Assisi nel marzo prossimo verrà rinnovato. È importante che i consiglieri abbiano la sensazione di muoversi in un ambiente collaborativo e propositivo, sostenuti dalla fiducia di tutti. Abbiamo il dovere di guardare al CSI futuro, che sarà pur sempre la prosecuzione di un’esperienza straordinaria che ha segnato e determinato il mondo sportivo italiano. La nostra Associazione dovrà continuare a tenere salde le radici dell’ispirazione cristiana e della promozione sportiva fatta a misura di persona. Ciò significa capacità di leggere le dinamiche sociali e culturali del tempo, ma anche capacità di assumere ruoli di responsabilità in una società complessa, attraversata da crisi collettive e personali per certi aspetti destabilizzanti. La responsabilità prima è quella educativa e deve essere affidata a persone responsabili e formate, altrimenti fallirebbe la presa sulle generazioni più giovani, creando così un pericoloso vuoto di credibilità che disorienterebbe proprio quei ragazzi che ci sono affidati. Il nostro percorso si sta delineando assemblea dopo assemblea, dal livello territoriale a quello regionale, in vista dell’appuntamento nazionale. Seguo con interesse l’andamento delle assemblee territoriali e sto trovando tante persone che si mettono in gioco con responsabilità e con la consapevolezza che nulla verrà da un impegno superficiale, ma solo da una capacità di mettersi al servizio del nostro progetto con sincerità e abnegazione. Parliamo spesso dei giovani ma pensiamo anche agli anziani, tanto poco considerati nella società della perfetta ed eterna efficienza, come se fosse possibile, nella esperienza umana, anche un “per sempre”: per sempre belli e giovani, per sempre performanti e ricchi… Più ci penso e più mi rendo conto di quanto sia importante e difficile il compito che ci siamo assunti. Ringrazio ancora le persone che hanno lavorato in questi 4 anni nei Comitati e ringrazio tutti quelli che si stanno rimettendo in gioco o che stanno pensando di rimettersi in gioco, per dare all’Associazione uno splendido presente e un meraviglioso futuro.
Rimettersi in gioco e al servizio per costruire il domani
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