Forti e coesi per affrontare le sfide del presente e del futuro

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Forti e coesi per affrontare le sfide del presente e del futuro

Manca ormai meno di un anno all’avvio delle Assemblee elettive per il rinnovo, a tutti i livelli, dei quadri dirigenziali del Centro Sportivo Italiano. Bisogna prepararsi a condividere le riflessioni sul futuro e per fare questo è indispensabile partire dal CSI di oggi, per una verifica sincera e approfondita. Il documento di metà mandato, che sarà redatto un po’ oltre la metà del mandato per le evidenti difficoltà che tutti abbiamo vissuto negli ultimi anni, è importante perché sarà la base di queste riflessioni. Dobbiamo essere sufficientemente critici con noi stessi per riuscire a mettere in evidenza ciò che siamo stati capaci di fare come pure ciò che non siamo riusciti a fare o, magari, che poteva essere fatto meglio. Da qui le analisi e le proposte che saranno avanzate insieme per ridisegnare, tra possibili conferme e necessarie modifiche, l’orizzonte operativo dell’Associazione. Con tali premesse saremo in grado di scegliere i dirigenti migliori per la gestione del CSI negli anni futuri. Dovremo ancora affrontare e deliberare le opportune modifiche allo Statuto stanti le nuove normative vigenti. Sono consapevole che uno dei temi più dibattuti nel recente passato sia stato quello dell’abolizione dei vincoli ai mandati. Come noto, il tempo delle discussioni si è concluso e ora dobbiamo semplicemente dare attuazione ad una norma, chiara, che ha abolito ogni limite, affidando la scelta a chi è chiamato a votare i Presidenti e i Direttivi. Occorre ora gestire questa “libertà di mandato” con serietà e con il sincero desiderio di scegliere chi si candida per servire l’Associazione. Se questo concetto verrà attualizzato, avremo dirigenti capaci e affidabili; se, al contrario, dovesse essere ignorato, finiremo per dare la possibilità di rimanere saldo sulle proprie posizioni a chi vuole utilizzare il CSI per i propri fini (di visibilità, di potere decisionale, di convenienza personale…). È possibile che questo accada, ma in tal caso avremo dato avvio ad un percorso che porterà alla distruzione del tessuto associativo. Invece dobbiamo essere forti e coesi per affrontare le sfide del presente e del futuro. C’è tanta gente in Italia che si affida al CSI per la qualità del servizio offerto e per la coerenza su valori eterni quali l’educazione e la formazione dei giovani. Dobbiamo e vogliamo continuare ad essere degni di tanta fiducia.