Formiamo nuovi dirigenti protagonisti dello sport

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Formiamo nuovi dirigenti protagonisti dello sport

I primi incontri con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, fanno sperare che ci possa essere il necessario dialogo fra il Ministero e gli Enti di Promozione Sportiva, ovvero tutte quelle realtà, tra cui il CSI, che incentivano lo sport di base - aperto ed offerto a tutti, parametrato sui valori dell’educazione e della formazione dei giovani – all’interno di un universo più ampio che coinvolge le Federazioni sportive e tutti gli altri organismi ed istituzioni, chiamati ad occuparsi di attività sportiva. Quando il Ministro Abodi ha parlato della necessità di valorizzare il volontariato sportivo ho pensato ai nostri dirigenti e alla fondamentale importanza della loro presenza nella vita del CSI. Al contempo mi sono trovato a riflettere sulle difficoltà del momento, sulla confusione che si è creata sul tema del “lavoro sportivo”, sulle attese di regolarizzazione di alcune figure e sulla necessità di salvaguardare quanto di buono abbiamo a disposizione. Mi limito, a questo punto, ad uno sguardo sul CSI. I nostri dirigenti, alcuni ormai piuttosto anziani, sono ancora parecchi, motivati e capaci di donarsi senza badare al proprio tornaconto. Ma è tempo di fare una riflessione su come avviare una campagna di “arruolamento”. Il pensiero va in particolare a quelle persone che nello sport del CSI hanno trovato quello di cui avevano bisogno e hanno così potuto praticare, per anni, a costi irrisori, la loro passione sportiva. Sarebbe bello che alcuni di questi sportivi (o forse ex sportivi) fossero capace di passare dall’altra parte della linea del campo, mettendosi a disposizione per un ruolo da “dirigente nello sport”. Che poi, con una formula magari ridondante, è in realtà un mettersi al servizio. Sarebbe un modo per continuare ad essere protagonisti nello sport ma con responsabilità diverse: dopo aver ricevuto, ecco il tempo di restituire un po’ del bene avuto. Indubbiamente si tratta di attivare una politica di formazione dei nuovi dirigenti, con progetti seri e ben strutturati. Sarebbe importante che fosse il mondo dello sport per tutti ad affrontare questo tema con una visione ovviamente particolare, non professionalizzata. Se dovesse confermarsi la disponibilità del Ministro, che ha accennato alla possibilità di stilare un calendario di incontri per favorire l’analisi dei problemi e l’elaborazione delle soluzioni, mi sento di dire che saremmo sulla strada giusta.